Vasta e immensa la mia città ricca di luci e grandi palazzi piena di gente che frettolosa il passo del tempo ne rincorre. Tutti presi da grandi cose con volti tirati e un po’ adirati poi quando nel vuoto ti ritrovi cerchi la pace ma doni l’amaro. Quanta ambizione che abbonda e inaridisce i cuori ad occhi chiusi rivedo un passato con i suoi ricordi accumulati. Piccoli dove il sorriso mai apparve donne a capo chino a piangere e soffrire poi gli anziani poveri e indifesi solo miseria le tende la mano per loro è amaro destino vivono nell’ombra che chiama indifferenza. Amici di questo mondo quel piccolo che si dà Dio di voi si ricorderà.
IL POETA
Nella piccola chiesetta solevo ascoltar la sacra musa col ripetersi di soffi nelle canne il torpore del tempo il vecchio organo scoteva. Amo la musica le sue melodie le sue note che ispirano la fantasia. Madre si madre poesia hai il suono di un violino sottile e penetrante come petali di fiori leggeri e vellutati con ingegno e fantasia colmi le tue righe. Melodiose son le note dal tuo cuore stirpate come la musica ha delle regole imparali con cura e un poeta sarai.
CORRE LA VITA
Il mio vagare è come un lungo sogno senza fine, un’altalena di tempo all’infinito, incessante è la corsa senza una